
Su Battileddu

Su Battileddu, è la maschera tipica del Carnevale di Lula, in provincia di Nuoro, e rappresenta una delle maschere più agghiaccianti di tutto il carnevale sardo, ed il motivo è presto detto. Attorno a lui si muovono le altre maschere, che si presentano con il volto annerito ed aggrediscono più volte su Battileddu sino ad ucciderlo. Su Battileddu viene quindi adagiato su un carro e fatto sfilare per le vie del paese, ma alla fine risorgerà.
Lula è un comunedi 1 395 abitanti della provincia di Nuoro, situato a 521 metri sul livello del mare. Situato nel territorio barbaricino, assieme ai comuni di Siniscola, Posada, Torpè, Lodè, Onanì, Osidda, Orune e Bitti, fa parte dell’ente denominato Unione dei Comuni del “Montalbo”, costituitosi nel 2008.
S’Urtzu e Sos Colonganos di Austis

Le maschere tradizionali del carnevale di Austis, Sos Colonganos, sono simili alle altre maschere della barbagia ma si presentano con una fondamentale caratteristica che li rende unici. Queste maschere infatti, al posto dei tradizionali campanacci di ferro, portano sulle spalle le ossa degli animali, che con le loro movenze e gli scossoni, producono suono sordo e cupo, davvero impressionante ed assai diverso dai suoni che caratterizzano ad esempio i Mamuthones.
Urthos e Buttudos

Sono le maschere tipiche del carnevale di Fonni che mettono in scena la classica lotta. S’Urthu cerca di scappare e di liberarsi, arrampicandosi persino su alberi e balconi, mentre sos Buttudos sono i loro padroni, che cercano di domare s’Urthu e contenerlo.
Mamuthones e Issohadores e Mamutzones di Samugheo
Quello di Mamoiada è tra i carnevale della Sardegna più noto oltremare, con protagonisti i Mamuthones e gli Issohadores.
Gli Issohadores sono coloro che cercano di tenere a bada i Mamuthones di Mamoiada, i quali indossano maschere nere di legno, pelli di pecore e soprattutto tanti pesanti campanacci sulla schiena, circa 30 kg, che agitano nella classica danza tipica che gli viene insegnata con cura sin dalla giovane età.

Altro personaggio molto simile è quello di Samugheo, su Mamutzone, che annuncia il suo arrivo a tarda sera, col rumore inquietante dei campanacci che suonano al ritmo della loro danza. Si presentano con il volto nascosto dal sughero annerito, grossa corna caprine sul capo, ed una danza minacciosa intorno alla maschera zoomorfa de s’Urzu, la sua vittima.
Maschera a lenzolu di Aidomaggiore

Nel piccolo comune di Aidomaggiore, di circa 500 abitanti in provincia di Oristano, le maschere principali sono le maschere a lenzolu: si presentano di colore bianco il Lunedì e di colore nero il Martedì, giorno di chiusura del Carnevale, ricoperti dal lenzuolo dalla testa ai piedi e con due buchi per gli occhi.

Boes, Merdules e Filonzana

Il carnevale di Ottana e le sue maschere sono tra le più conosciute della Sardegna, con il loro carico di fascino e mistero. Le maschere principali sono tre: Sos Boes, ovvero i buoi, coperti di campanacci e pelli di pecora, tenuti per le redini da Sos Merdùles, altra maschera principale, rappresentata da uomini con il viso ricoperto con impressionanti maschere nere, ed infine Sa Filonzana, un personaggio femminile enigmatico e inquietante, vestita di nero.

Su Bundu

Su Bundu è la maschera principale del carnevale di Orani, un piccolo comune della provincia di Nuoro. Su Bundu è rappresentato da un personaggio vestito da contadino, con un cappotto largo, pantaloni di velluto, gambali di cuoio ed una grande maschera di sughero cornuta, un naso prominente, il pizzo e dei baffi.


Su Componidori

Su Componidori, è una delle più originale e belle maschere della Sardegna, uno dei simboli della Sartiglia di Oristano, enigmatica figura che si presenta in sella al suo cavallo e rappresenta una sorta di semi-Dio, circondato da un alone di mistero e devozione.
Su Componidori, indossa una maschera androgina di terracotta, dei calzari in pelle, una camicia bianca, un velo bianco sulla testa sino alle spalle ed un cappello a cilindro nero.
Sos Corriolos di Neoneli

Sos Corriolos sono le maschere tipiche del Carnevale di Neoneli, della provincia di Oristano, che sono state riscoperte soltanto recentemente grazie al ritrovamento di alcuni scritti risalenti al 1700. Portano un copricapo in sughero, sul quale vengono attaccate delle corna di daino o di cervo.
Maschera a gattu

La Machera a Gattu è la maschera più importante del carnevale di Sarule, una delle maschere che incute maggior soggezione ed allo stesso tempo ammirazione. La maschera indossa le due gonne del costume tradizionale sarulese al rovescio, una coperta legata con una fascia rossa sulla testa ed il caratteristico velo nero a coprire il proprio viso.

Fonte: https://www.traccedisardegna.it/guide/10-pi%C3%B9-belle-maschere-del-carnevale-di-sardegna

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