

In Sri Lanka esistono due gruppi distinti di maschere: quelle usate nei rituali curativi chiamati tovil e quelle usate nelle danze teatrali quali il kolamo. La cerimonia samiyakuma (propria dei rituali curativi) si svolge durante la notte: in questa occasione i danzatori indossano maschere chiamate sami, che rappresentano gli spiriti dei demoni ritenuti capaci di causare malattie e disgrazie. Il fine delle cerimonie è quello di esorcizzare lo spirito del male e quindi di sanare le sofferenze ripristinando la salute.Le maschere kolam sono indossate nelle danze cerimoniali di teatro e sono atte a rappresentare una vasta quantità di personaggi tratti, per la maggior parte dalla tradizione folcloristica indiana. Per esempio garula è l’equivalente locale di garuda, il mitico uccello sul quale cavalcò il dio indù Vishnu.La festa danzante chau nell’India settentrionale ha molta similarità con le rappresentazioni drammatiche kolam dello Sri Lanka. Si tratta di una manifestazione organizzata in onore di Nata Bhairaba, una delle personificazioni di Shiva, il dio indù signore della danza.
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