Lingua siriaca
La lingua siriaca (nome nativo ܣܘܪܝܝܐ Suryāyā) è una lingua aramaica che è stata tra le più parlate nel vicino oriente. Fu una lingua colta, usata tra il II secolo e l’VIII secolo nel Vicino Oriente.
Diventò il veicolo della Cristianità in tutta l’Asia fino a Malabar (India meridionale) e fino ai confini della Cina, nonché mezzo di comunicazione e di scambi culturali fra Armeni, Arabi e Persiani. Primario mezzo di espressione, il siriaco fu semanticamente e culturalmente fondante nello sviluppo della lingua araba, da cui fu rimpiazzato alla fine dell’VIII secolo.
Secondo la tradizione, lo stesso Gesù avrebbe parlato questa lingua, nella quale avrebbe pronunciato le sue ultime parole:
« Eloì, Eloì, lemà sabactàni? » |
(“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”) |
Oggi la scrittura siriaca è ancora molto usata dai cristiani aramaici.
Scrittura
In siriaco si scrive da destra a sinistra e la maggior parte delle lettere si connettono alla seguente. Esistono diversi stili in questa scrittura, i principali sono: la estrangela, la più antica e diffusa, lo stile giacobita (occidentale) e quello nestoriano (orientale). Questi tre stili si differenziano per la scrittura delle vocali. Nello stile estrangela i segni vocalici sono per lo più omessi; nella scrittura giacobita le vocali sono indicate con segni diacritici; nel nestoriano si indicano con una combinazione delle lettere waw e yud usate come matres lectionis e di punti posti sopra o sotto le lettere.
Alfabeto
L’alfabeto siriaco è il sistema di scrittura utilizzato per scrivere la lingua siriaca a partire dal II secolo.
Si tratta di un abjad semitico, direttamente derivato dall’alfabeto proto-cananeo, composto da 22 consonanti; a seconda delle forme di scrittura, i suoni vocalici non sono indicati oppure vengono indicati tramite segni diacritici. In effetti, tre delle lettere sono mater lectionis, ossia sono consonanti che a volte indicano un suono vocalico:
- la prima lettera, ‘Ālaph, che rappresenta una pausa glottidale, indica una vocale se all’inizio o al finale di una parola;
- la lettera Waw è tecnicamente una w, ma può anche indicare i suoni vocalici o e u;
- allo stesso modo, la lettera Yōdh rappresenta sia la consonante y sia i suoni vocalici i ed e.
Il siriaco si scrive da destra a sinistra ed è una scrittura corsiva, in cui tuttavia solo alcune lettere sono collegate tra loro all’interno della stessa parola.
Forme dell’alfabeto siriaco

Libro del XI scritto nella variante Serṭā del siriaco.
L’alfabeto siriaco ha tre varianti principali.
La forma più antica e classica è l’ʾEsṭrangēlā (nome derivato dalla parola greca στρόγγυλη, strongyle, rotondo). Benché l’ʾEsṭrangēlā non si usi più per scrivere il siriaco, ne esiste una versione ridotta utilizzata in titoli, iscrizioni e anche in talune pubblicazioni, come ad esempio in una versione del Peshitta dell’Università di Leiden. In alcuni manoscritti antichi, così come in talune iscrizioni, tutte le lettere possono essere legate a sinistra; inoltre vi si trovano antiche lettere dell’alfabeto aramaico – specialmente della Ḥeth e della Mem lunata. Nell’ ʾEsṭrangēlā solitamente non vengono usati i diacritici per indicare le vocali.
Il dialetto siriaco occidentale viene scritto nella forma Serṭā (lineare), conosciuta anche come scrittura maronita o giacobita, nella quale la maggior parte delle lettere sono derivate chiaramente da una semplificazione e una razionalizzazione di quelle dell’ʾEsṭrangēlā. L’alfabeto arabo è basato sull’alfabeto nabateo, che a sua volta è derivato da questa forma di scrittura siriaca. Nella scrittura occidentale, le vocali sono normalmente indicate da piccole lettere greche apposte sopra o sotto la lettera seguente: Α (alfa maiuscolo) rappresenta il suono a, α (alfa minuscolo) rappresenta o, ε (epsilon minuscola) rappresenta e, Ι (iota maiuscolo) rappresenta i, e una combinazione dei simboli Υ (ipsilon maiuscola) e ο (omicron minuscola) rappresenta u.
Il dialetto siriaco orientale viene invece scritto normalmente nella forma Maḏnḥāyā (orientale), detto anche alfabeto assiro (da non confondersi con il nome tradizionale dell’alfabeto ebraico), caldeo, e, impropriamente, nestoriano, termine utilizzato all’inizio per designare i cristiani che vivevano nell’Impero Persiano. Le lettere della scrittura orientale sono molto più simili a quelle dell’Estrangelā dell’occidentale. Le vocali vengono indicate con combinazioni di punti posti sopra o sotto le lettere.
Quando l’arabo diventò la lingua dominante nella Mezzaluna Fertile, vennero prodotti testi in arabo scritti in alfabeto siriaco, che vengono detti Karshuni o Garshuni.
ʾEsṭrangēlā

Scrittura siriaca Madnhāyā (orientale)

Il siriaco in Unicode
L’intervallo Unicode del siriaco è U+0700 … U+074F.
0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | A | B | C | D | E | F | ||
700 | ܀ | ܁ | ܂ | ܃ | ܄ | ܅ | ܆ | ܇ | ܈ | ܉ | ܊ | ܋ | ܌ | ܍ | | | |
710 | ܐ | ܑ | ܒ | ܓ | ܔ | ܕ | ܖ | ܗ | ܘ | ܙ | ܚ | ܛ | ܜ | ܝ | ܞ | ܟ | |
720 | ܠ | ܡ | ܢ | ܣ | ܤ | ܥ | ܦ | ܧ | ܨ | ܩ | ܪ | ܫ | ܬ | ܭ | ܮ | ܯ | |
730 | ܰ | ܱ | ܲ | ܳ | ܴ | ܵ | ܶ | ܷ | ܸ | ܹ | ܺ | ܻ | ܼ | ܽ | ܾ | ܿ | |
740 | ݀ | ݁ | ݂ | ݃ | ݄ | ݅ | ݆ | ݇ | ݈ | ݉ | ݊ | | | ݍ | ݎ | ݏ |
- Tabella Unicode
Categorie:J20.06.04- Siriaco
Rispondi